San Domenico

Una delle storiche “culle” della grande cucina italiana è guidata da uno chef giovane e sensibile, che riesce a tenere i piedi nella storia e la testa orientata al futuro. Massimiliano Mascia è un uomo attento, cortese e affabile che ha vinto una delle sfide più difficili: accompagnare il ristorante San Domenico di Imola, aperto negli anni ‘70 e famoso nel mondo, nella realtà del 21esimo secolo. Cresciuto al San Domenico, dove aiuta lo zio Valentino Marcattilii, passa sette anni per alcune tra le più grandi brigate del mondo, da Ducasse a Parigi e in Costa Azzurra per poi tornare a Imola, votato al contemporaneo grazie alla sua mano felice. Il ristorante ritrovo di grandi personaggi deve rimanere sé stesso, elegante, unico e caloroso ma Max aggiunge il coraggio, la gentilezza e la passione, la cultura delle materie prime e della stagionalità, la ricerca della filiera perfetta. La sala è giovane, impeccabile e cordiale; la cantina più ricca che mai è “l’habitat” di sommelier sapienti e audaci. Il menu propone ovviamente i grandi classici del “SanDo” rinnovati in proposte nuove, piatti colti, raffinati e deliziosi, con quel tocco di magia che nasce dalla cultura e dalla capacità di guardare lontano, per creare emozioni uniche. I suoi piatti, i grandi classici che reggono la prova del tempo, l’ambiente elegante e accogliente, e la sala sempre magistrale fanno di questo indirizzo uno degli immancabili nel carnet di ogni buongustaio.