Cucinare la medusa: ecco la novità del Mediterranean Cooking Congress 2019

La medusa presentata al Mediterranenan Cooking Congress come nuovo ingrediente nelle nostre cucine

Il Mediterranean Cooking Congress, evento con lo scopo di informare, promuovere e tutelare la materia prima del Mediterraneo, è giunto alla sua sesta edizione. Quest’anno durante il congresso è stata presentata una singolare novità: la medusa come ingrediente che presto si vedrà sulle tavole degli italiani.
L’idea nasce da una sinergia avviata negli ultimi anni tra l’Associazione Marevivo, CNR-ISPA e lo chef Gennaro Esposito del ristorante La Torre del Saracino di Vico Equense e che ha permesso l’inserimento della medusa tra gli alimenti ufficiali approvati dal Ministero della Salute.
Per l’occasione si avvia anche un contest per realizzare delle ricette, corredate con foto e descrizione, da inviare all’Associazione Marevivo, con le quali verrà realizzato un e-book, contenente quelle migliori.

Le parole di Rosalba Giugni, Presidente Nazionale dell’Associazione Marevivo

Rosalba Giugni, relativamente al nuovo ingrediente proposto, racconta: “La medusa, che ancora non fa parte della nostra tradizione culinaria, è un cibo prelibato in altri paesi, soprattutto in quelli orientali. Marevivo, già nel 2013, attraverso il progetto ‘La Tavola Blu’ finanziato dal Ministero dell’Ambiente, lanciò la sfida raccolta da Gennaro Esposito, il quale preparò un piatto a base di meduse durante uno showcooking.
Dagli studi del nostro vicepresidente decano, il professor Ferdinando Boero, Professore di Zoologia all’Università Federico II di Napoli, insieme al professor Stefano Piraino dell’Università del Salento e la dottoressa Antonella Leone del CNR-ISPA, sono emerse le ragioni del proliferare di questi organismi in quasi tutti i mari del mondo. Le meduse tropicali arrivano nel Mediterraneo a causa dell’aumento della temperatura, facilitate dall’allargamento del Canale di Suez. In generale, però, è la sovra pesca a determinare l’aumento di questi esseri gelatinosi. Le larve e gli stadi giovanili dei pesci, proprio come le meduse, mangiano plancton. Se peschiamo troppi pesci, diminuiscono anche le loro larve e rimane più plancton per le meduse, che di conseguenza aumentano”.

Il parere dello chef Gennaro Esposito

Lo chef del ristorante La Torre del Saracino di Vico Equense commenta così: “Questi esseri gelatinosi sono ricchi di proteine e di collagene, considerati elementi preziosi per la dieta umana. Come la cappella del fungo porcino, così la testa della medusa, che ha la stessa forma, potrebbe diventare un dono prelibato offerto dalla Natura”.